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Giornata di commemorazione delle vittime della violenza  per motivi religiosi

COMUNICATI

I Comunicati Stampa del Centro Studi LIREC

Giornata di commemorazione delle vittime della violenza  per motivi religiosi

Raffaella Di Marzio

L’ONU dedica il giorno 22 agosto alla commemorazione di tutte le vittime di violenza basata sul credo religioso.

E’ stato un anno duro per le minoranze religiose nel mondo. Noi come LIREC abbiamo fatto il possibile per dare voce a chi non ne aveva.

Solo per fare alcuni esempi, siamo stati i primi in Italia a segnalare la gravissima persecuzione degli  Ahmadi, in Pakistan e altrove, la persecuzione dei cristiani in Cina, la situazione delle donne cristiane e indù in Pakistan, vittime di matrimoni e conversioni forzate.

Siamo intervenuti per segnalare alle autorità la pratica delle deprogrammazioni che si verificano in Corea a danno di una Chiesa cristiana e, recentemente, per sensibilizzare il governo italiano al rispetto della libertà di religione anche in tempo di pandemia.

Abbiamo, inoltre, promosso attività culturali per la prevenzione di altre forme di discriminazione contro gruppi religiosi e non religiosi stigmatizzati come “psicosette”, forme di spiritualità legate alla pratica millenaria dello Yoga, minoranze spirituali di diversa matrice etichettate come “sette” dai media istigati da organizzazioni antisette attive nel nostro Paese, che, per primi, abbiamo segnalato all’OSCE fin dal 2013.

A questo proposito è importante menzionare il recente rapporto dell’USCIRF che, per la prima volta, condanna apertamente l’ideologia che guida le organizzazioni antisette in Russia, al fine di impedire il libero esercizio della libertà religiosa in quel Paese. Si tratta, purtroppo, di una situazione che permane ancora, e non solo in Russia. Queste organizzazioni sono attive anche in Italia e in altri Paesi.

Riteniamo giusto e doveroso dare risalto  alle persecuzioni  di cui sono vittime le grandi religioni,  nei contesti in cui  sono minoranze,  ma la nostra mission è soprattutto quella di non dimenticare o minimizzare le discriminazioni e le diverse forme di stigmatizzazione contro quelle  minoranze che sono tali dappertutto.

Vigiliamo costantemente perché  non cada il silenzio su quanto accade a queste comunità.