Contact Us  - Contattaci

 

         

123 Street Avenue, City Town, 99999

(123) 555-6789

email@address.com

 

You can set your address, phone number, email and site description in the settings tab.
Link to read me page with more information.

Bomba carta esplode a Roma, davanti alla Sala del Regno di Piazza delle Camelie

COMUNICATI

I Comunicati Stampa del Centro Studi LIREC

Bomba carta esplode a Roma, davanti alla Sala del Regno di Piazza delle Camelie

Raffaella Di Marzio

Il 25 marzo 2025, alle ore 16 circa, è esplosa una bomba carta all'ingresso della Sala del Regno dei Testimoni di Geova a Roma, in Piazza delle Camelie.

ll Centro Studi LIREC esprime la sua profonda solidarietà verso la Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.

Si tratta della stessa Sala in cui la giornalista della trasmissione di Mediaset, Zona Bianca, aveva fatto un servizio con telecamera nascosta, nel corso di una delle sei puntate della famigerata “inchiesta” sui Testimoni di Geova.

È stata presentata una denuncia alla polizia ma non si sa ancora chi sia il responsabile “materiale “ dell’atto violento.

Ma forse possiamo ipotizzare chi siano gli istigatori di questo atto.

Per non perdere la memoria di episodi simili è bene ricordare che altri se ne sono verificati il 27 luglio 2017, quando un’altra bomba era stata piazzata davanti alla Sala del Regno dei Testimoni di Geova ad Asti e il 9 luglio 2023 a San Salvo.

Inoltre, il 18 gennaio 2023, un sabato mattina, a Viverona, in provincia di Biella, un uomo ha sparato in aria contro due Testimoni di Geova che erano andati a bussare alla sua porta.

Avevamo già espresso la nostra preoccupazione per questi episodi che rappresentano campanelli d’allarme da non sottovalutare. Non sembrano, infatti, gesti di persone squilibrate, quanto piuttosto manifestazioni chiare e consapevoli di odio religioso contro una determinata confessione, spesso etichettata come “setta”.

Da circa due mesi questo stigma si abbatte ogni domenica sera sui Testimoni di Geova nel corso della trasmissione Zona Bianca di Mediaset.

A nulla sono servite le nostre denunce e i nostri appelli a porre fine ai discorsi di odio contro questa confessione religiosa.

Questo stesso odio, il 9 marzo 2023, ad Amburgo, è costato la vita a otto Testimoni Geova e altri otto sono stati i feriti, tra i quali una mamma incinta di sette mesi che ha perso il suo bambino. Il killer, che si è tolto la vita, era un ex-membro della Congregazione.

Un altro grave gesto di violenza si è verificato il 29 ottobre 2023 nella città di Kalamassery nel Kerala: in un edificio dove i Testimoni di Geova erano riuniti, sono esplose alcune bombe uccidendo tre fedeli e ferendo oltre 60 persone.

Come abbiamo ripetutamente segnalato, la diffusione capillare dei discorsi di odio contribuisce a creare un clima di ostilità nel quale si generano, e talvolta si concretizzano, dei veri e propri crimini di odio, dai quali, com’è evidente, il nostro paese non è certo immune.

I discorsi di odio usati come strategia utile a stigmatizzare minoranze religiose o spirituali sono ormai un fenomeno dilagante e pressochè inarrestabile, nonostante gli sforzi costanti di numerose organizzazioni della società civile e delle stesse istituzioni per prevenirlo o arginarlo.

Più volte il nostro Centro Studi, anche attraverso progetti dedicati, ha contribuito a denunciare il fenomeno e a indicare gli strumenti utili per contrastarlo e prevenirlo, coinvolgendo i media e le istituzioni.

Nonostante il ripetersi di questi episodi di violenza non cesseremo di vigilare e segnalare alle autorità qualsiasi forma di etichettamento e stigmatizzazione che potrebbe facilmente diventare istigazione all’odio religioso.

Il nostro obiettivo rimane quello di prevenire i crimini di odio partendo dal contrasto ai discorsi di odio, attraverso la corretta informazione e la conoscenza obiettiva del fenomeno.