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LIREC si unisce al cordoglio universale per la morte di Papa Francesco

COMUNICATI

I Comunicati Stampa del Centro Studi LIREC

LIREC si unisce al cordoglio universale per la morte di Papa Francesco

Raffaella Di Marzio

Papa Francesco è stato un Pastore universale, di profonda umanità, sorretto da una fede profonda e umile, che ha vissuto la sua missione con coerenza e dedizione, senza cedimenti, con fermezza e sempre attento alla cura spirituale del suo gregge.

Una grande fede e una grande misericordia, unite dalla certezza che ogni essere vivente è figlio di Dio, degno di amore incondizionato.

Un solo ricordo sugli innumerevoli episodi della vita di Papa Francesco che hanno lasciato un segno indelebile del suo pontificato: la sua amicizia e il suo incontro, il 28 luglio 2014, con il Pastore evangelico Giovanni Traettino presso la Chiesa pentecostale della Riconciliazione di Caserta. In quell’occasione Papa Francesco ha condannato lo spirito di divisione tra i credenti:

“Quando si cammina alla presenza di Dio, si dà questa fratellanza. Quando invece ci fermiamo, ci guardiamo troppo l’uno all’altro, si dà un altro cammino… brutto, brutto! Il cammino delle chiacchiere. E si incomincia: “Ma tu, non sai?”; “No, no, io non so di te. Io so di qua, di là…”; “Io sono di Paolo”; “Io di Apollo”; “Io di Pietro”…. E così incominciano, così dal primo momento è incominciata la divisione nella Chiesa. E non è lo Spirito Santo che fa la divisione! Fa una cosa che le assomiglia abbastanza, ma non la divisione. Non è il Signore Gesù che fa la divisione! Chi fa la divisione è proprio l’Invidioso, il re dell’invidia, il padre dell’invidia: quel seminatore di zizzania, Satana. Costui si immischia nelle comunità e fa le divisioni, sempre! Dal primo momento, dal primo momento del cristianesimo, nella comunità cristiana c’è stata questa tentazione. “Io sono di questo”; “Io sono di quello”; “No! Io sono la chiesa, tu sei la setta”… E così quello che ci guadagna è lui, il padre della divisione. Non il Signore Gesù, che ha pregato per l’unità (Giovanni 17), ha pregato!”.

Nel corso del suo discorso il Papa ha anche chiesto scusa per quanto alcuni cattolici, tra i quali anche esponenti della gerarchia, hanno fatto contro i pentecostali durante il regime fascista.

GRAZIE a Papa Francesco per tutto il bene che ha fatto e per l’eredità spirituale che ci ha lasciato, che non avrà fine perché certamente sarà incarnata da tutti gli uomini di buona volontà che l’accoglieranno.