AGENZIA DIRE. RELIGIONI. DL PLAGIO, LIREC: A RISCHIO LIBERTA' TUTTI, APRIRE DIBATTITO (Copia)
Raffaella Di Marzio
(DIRE) Roma, 23 lug. - "La reintroduzione di questo reato significherebbe per tutti noi una minaccia incombente, una spada di Damocle sui diritti e le libertà del cittadino, in quanto l'indeterminatezza del campo di applicazione determina le stesse perplessità` che portarono alla storica cancellazione del reato di plagio dall'ordinamento giuridico italiano, con la sentenza della Corte Costituzionale n. 96 dell'8 giugno 1981.
La nuova formulazione di 'manipolazione emotiva e psicologica' si baserebbe su termini inconsistenti e generici per cui qualsiasi interrelazione psichica (rapporto affettivo tra coniugi, insegnante-allievo, medico-paziente, predicatore-fedele ecc.) potrebbe rappresentare una ipotesi di un reato punibile con la reclusione di alcuni anni. In questo scenario saremmo tutti a rischio di perizia psichiatrica per verificare fino a che punto siamo manipolati da chi ci circonda e ha qualche rapporto con noi".
Queste le parole di Raffaella Di Marzio, psicologa delle religioni e direttrice del centro studi Lirec, intervistata da La Notizia.net sul rischio della reintroduzione del reato di plagio, a partire da alcuni DDL presentati. Uno del senatore Sergio Rastrelli di Fratelli d'Italia, relatore alla Commissione Giustizia del Senato di questa proposta e il Disegno di Legge presentato dalla senatrice Tilde Minasi della Lega, che è molto simile e ha le stesse finalità.
Il reato si propone di punire chiunque "altera la volontà di una persona distorcendone e modificandone la visione della realtà, tale da comportare il mutamento dei comportamenti di vita individualmente o in forma associativa". Il reato è punito con la reclusione da cinque a quindici anni e con la multa da 5.000 a 20.000 euro.
(Sim/ Dire)
16:42 23-07-25