Intervista a Paolo Naso sulle dimissioni del Consiglio per le relazioni con l’Islam
Raffaella Di Marzio
Con una lettera indirizzata al Ministro Matteo Piantedosi, il coordinatore del Consiglio per le relazioni con l’Islam Paolo Naso e gli altri membri hanno denunciato la sospensione di tutte le iniziative avviate e programmate: dopo oltre dieci anni di servizio prestato gratuitamente non si è arrivati ad alcun riconoscimento giuridico di enti islamici.
Il nostro Centro Studi è intervenuto ripetutamente sul trattanento discriminatorio riservato alle minoranze islamiche presenti sul territorio italiano, a partire dalla difficoltà di reperire luoghi di culto in cui i fedeli possano riunirsi in libertà e sicurezza fino all’impossibilità di ottenere un riconoscimento giuridico, come avvenuto per altre minoranze religiose.
In questa intervista audio il Prof. Paolo Naso ci ha dato ulteriori informazioni su quanto accaduto, sulle ragioni della decisione del Consiglio, sulle conseguenze e i possibili scenari futuri.
Nel corso dell’intervista con Paolo Naso sono emerse alcune importanti riflessioni, tra le quali:
il rammarico per l’immobilismo delle istituzioni italiane di fronte ai diritti delle minoranze islamiche
le ingiustificate ripercussioni negative del conflitto tra Israele e Palestina, esploso dopo il 7 ottobre, sul dialogo tra istituzioni e minoranze islamiche in Italia
la persistente distanza tra l’opinione pubblica, che continua a percepire le comunità islamiche come una minaccia, e la realtà opposta che il Consiglio ha cercato di rappresentare, e cioè che le comunità islamiche ormai rappresentano “un pezzo della nostra società, della nostra cultura e della scena religiosa”.