GIAPPONE. ASSASSINIO ABE E CHIESA UNIFICAZIONE, LIREC: ENNESIMA DISINFORMAZIONE SU GRUPPO RELIGIOSO
(DIRE) Roma, 14 lug. - "Molti media italiani hanno diffuso notizie che ledono gravemente l'immagine della Federazione delle Famiglie per la Pace Mondiale e l'Unificazione (Chiesadell'Unificazione) a cui è affiliata la madre dell'assassino di Shinzo Abe, Tetsuya Yamagami. Sembra che quest'ultimo odiasse l'organizzazione a causa di una 'donazione' che la donna le aveva elargito.
Apprendiamo inoltre che, la notte precedente all'assassinio, Yamagami aveva provato la sua arma autoprodotta presso un edificio che era utilizzato in precedenza come chiesa della FFPMU ma senza provocare vittime. In questi giorni decine di testate giornalistiche italiane hanno diffuso in rete diversi articoli di bassissimo livello sull'assassinio dell'ex primo ministro Shinzo Abe".
Il Centro studi sulla libertà di religione credo e coscienza (Lirec) in un comunicato stampa interviene con queste parole sui commenti e articoli pubblicati nei giorni successivi sull'assassino dell'ex primo ministro del Giappone che alla polizia, come riportato da diversi siti di informazione, avrebbe dichiarato "di nutrire rancore nei confronti della chiesa dell'Unificazione", secondo lui "collegata all'ex premier", e di aver compiuto quel gesto perchè risentito per il fatto che "sua madre avesse subito il lavaggio del cervello da parte del gruppo religioso e che quest'ultimo l'avesse portata alla rovina", incolpando perciò l'ex ministro "di essere stato lui a diffondere tale religione in Giappone.
Per il Lirec sulla chiesa in questione, "in questi ed altri articoli si ritrovano informazioni errate o risalenti a 30 anni fa, nelle quali sono stati aggiunti anche alcuni aspetti relativi alla dottrina di questo gruppo inserendoli in un contesto negativo o allusivo, come se si trattasse di una 'setta', termine utilizzato da qualche testata, tanto per non perdere l'occasione di etichettare una minoranza alla prima ghiotta occasioneà", riporta la nota stampa.
Inoltre "sono stati perfino citati ex-membri di questa organizzazione che hanno fatto del loro astio contro il gruppo che hanno lasciato una vera e propria professione, nell'ambito di quel movimento antisette che tanto spesso ha orchestrato e continua ad orchestrare campagne ad hoc contro gruppi e movimenti al fine di includerli in qualche 'lista nera'".
Di fronte invece "ad una vicenda tragica in cui un criminale, per odio, ha messo in atto un'azione violenta per colpire una persona che era collegata all'organizzazione solo perchè si impegnava per la pace e i valori di libertà e uguaglianza che la Federazione delle Famiglie propugna da decenni, riuscendo a riunire centinaia di personaggi autorevoli di tutte le fedi ed estrazioni politiche intorno al tavolo del dialogo per elaborare progetti di pace duraturi e condivisi", è importante secondo il Lirec riportare le "uniche notizie attendibili" che sono state divulgate in un comunicato stampa della FFPMU, secondo il quale "Tetsuya Yamagami, l'assassino, non è un membro della FFPMU mentre la madre è un membro della FFPMU, che partecipa occasionalmente alle attività della chiesa. La dichiarazione di Yamagami che la donazione di sua madre alla FFPMU abbia causato problemi alla famiglia è una questione su cui la polizia dovrà investigare".
(Buc/Dire)
17:44 14-07-22
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