Appello rivolto a Josep Borrell per la revisione dello status del Pakistan come beneficiario del Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG) in quanto Paese in via di Sviluppo.
Il Sistema delle Preferenze Generalizzate (SPG), utilizzato dall’ Unione Europea fin dal 1971, è uno degli strumenti chiave per aiutare la crescita dei Paesi in Via di Sviluppo (PVS).
Grazie a questo sistema l’UE agevola le loro esportazioni, al fine di renderli economicamente autosufficienti, stimola la loro industrializzazione, incoraggia a diversificare la loro economia, accelera il loro sviluppo sostenibile in modo che possano diventare, così, partner a pieno titolo nell’ambito del commercio internazionale.
Inoltre, L’UE presta una crescente attenzione all’obiettivo di “uno sviluppo durevole incentrato sull’essere umano” nei Paesi beneficiari.
Per questo motivo la concessione del regime di preferenze è condizionata alla tutela dei diritti fondamentali ed alla promozione di uno sviluppo sostenibile. E’ previsto, infatti, che i benefici dell’SPG possano essere revocati per violazioni gravi e sistematiche dei principi contenuti nelle Convenzioni essenziali ONU/OIL sui diritti umani e sul diritto del lavoro.
Il caso del Pakistan, che gode di queste agevolazioni, è stato recentemente posto all’attenzione delle autorità poichè nel Paese si verificano continuamente gravi violazioni dei diritti umani, a causa della legge che permette di condannare a morte le persone ritenute colpevoli di “blasfemia” e di un sistema giudiziario che non tiene in considerazione la presunzione di innocenza e condanna senza alcun contraddittorio.
Questi fatti gravissimi colpiscono tutti coloro che non sono musulmani e anche coloro che appartengono al movimento Ahmadiyya, considerati “non-musulmani” e privati dei loro diritti fondamentali.
Di seguito il memorandum inviato a Josep Borrell Fontelles da LIREC e altre 20 organizzazioni