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Gli Stati Uniti hanno aggiunto la Russia alle nazioni che violano in modo grave la libertà religiosa

COMUNICATI

I Comunicati Stampa del Centro Studi LIREC

Gli Stati Uniti hanno aggiunto la Russia alle nazioni che violano in modo grave la libertà religiosa

Raffaella Di Marzio

Il Segretario di Stato Antony Blinken ha dichiarato che gli Stati Uniti hanno aggiunto la Russia alle nazioni che compiono gravi violazioni della libertà religiosa.

La dichiarazione riprende i dati del Rapporto Annuale che viene redatto ogni anno dall’ USCIRF, una commissione del governo federale degli Stati Uniti d’America, indipendente e bipartisan, istituita nel 1998 con l’International Religious Freedom Act (IRFA). I suoi membri sono nominati dal presidente e dai leader parlamentari di entrambi i partiti politici.

Nel luglio 2020 l’USCIRF aveva pubblicato un altro importante documento firmato da Jason Morton, un policy analyst nel quale per la prima volta, veniva apertamente condannata l’ideologia del movimento anti-sette e la sua aggressione alla libertà religiosa, perpetrata in particolare dai gruppi che fanno parte della federazione anti-sette europea FECRIS. Il rapporto di Morton è la prima denuncia pubblica e documentata da un’organizzazione istituzionale degli Stati Uniti.

Il nostro Centro Studi ha invitato Morton a partecipare al nostro Webinar sul tema: Freedom of Religion: From the USCIRF Report on Persecutions in Russia to Violations in Europe. Questo è il suo intervento, The Anti-cult Movement and Religious Regulation in Russia and the Former Soviet Union :

La pagina dedicata al Webinar, dalla quale è anche possibile scaricare gli ATTI, è a QUESTO INDIRIZZO.

Tornando al Rapporto Annuale USCIRF, nel 2020 la Russia era stata inclusa tra le nazioni SWL (Special Watch List), cioè quelle che compiono o tollerano violazioni “gravi” della libertà religiosa.

Nel 2021 ha fatto un “salto” verso l’estremo dell’illegalità ed è stata inclusa tra le nazioni CPCs (Countries of Particular Concern), in cui la libertà religiosa è violata in modo “molto grave”. la Russia si ritrova nella lista insieme a queste nazioni:

2021 ANNUAL REPORT OF THE U.S. COMMISSION ON INTERNATIONAL RELIGIOUS FREEDOM , p. III.

Secondo gli standard dell’IRFA, le violazioni di queste nazioni sono “sistematiche, continue e gravissime. Tra queste si contano anche la tortura o la crudeltà, i trattamenti e le punizioni disumane e degradanti, la prigionia prolungata senza accuse, il rapimento di persone o la detenzione segreta e altre gravi violazioni del diritto alla vita, alla libertà o alla sicurezza personale” (USCIRF Report p. 1-2).

USCIRF ANNUAL REPORT 2021 p. 13.

Il nostro Centro Studi ha denunciato la situazione dei Testimoni di Geova e di altre minoranze religiose in Russia, fin dall’anno della sua fondazione.

L’ultima testimonianza in ordine di tempo, è quella che abbiamo ascoltato alla Camera dei Deputati nel corso del nostro Convegno Libertà di Religione e Sicurezza nello stato laico. Il difficile equilibrio tra diritti complementari e interdipendenti, tenutosi il giorno 8 Novembre 2021. In quell’occasione Patrizio Zenobi, dell’ Ufficio Stampa dei Testimoni di Geova, ha presentato un rapporto allarmante su quanto sta accadendo in Russia. Questo è il suo intervento:

In una recente importante sentenza del 28 ottobre 2021 la Corte Suprema russa ha stabilito che i servizi divini dei Testimoni di Geova, i loro rituali e cerimonie celebrate insieme non costituiscono di per sé un crimine ai sensi dell'art. 282.2 del codice penale della Federazione Russa, nonostante la liquidazione delle loro persone giuridiche.

Il 28 ottobre, la Corte ha chiarito che nel caso un tribunale decida di liquidare una associazione “estremista”, i “successivi atti di persone non collegati alla prosecuzione o alla ripresa delle attività delle pertinenti organizzazioni estremiste e consistenti unicamente nell'esercizio del loro diritto alla libertà di coscienza e alla libertà di religione, anche mediante confessione religiosa individuale o congiunta, la prestazione di funzioni o altri riti e cerimonie religiosi, da soli, se non contengono segni di estremismo, non formano corpus delicti ” (Tratto dal sito dei Testimoni di Geova)

La speranza, dopo questa sentenza, è che I tribunali rivedano le sentenze già pronunciate alla luce di questi emendamenti. Di fatto, nell'esaminare i ricorsi e ricorsi per cassazione, i tribunali saranno obbligati a tenere conto della spiegazione della Corte Suprema.