La sentenza n. 494/2020 della I sez. civile del Tribunale di Cagliari ha rigettato la richiesta di affidamento esclusivo del figlio presentata da una donna con la sola motivazione che il marito non fosse più idoneo come genitore perché si era avvicinato alla religione dei testimoni di Geova. Sebbene si tratti di una sentenza di primo grado conferma un principio fondamentale in ogni Stato laico: ogni religione ha la stessa dignità davanti alla legge.
Inoltre con questa sentenza, sulla scorta di quanto ribadito recentemente dalla Suprema Corte di Cassazione (Ordinanza 21916/2019), i giudici di Cagliari ricordano che è interesse del minore conoscere i convincimenti personali dei propri genitori, anche se questi possono mutare col tempo, e che dunque “non sia possibile inibire ad uno dei due genitori di trasmettere, con le dovute cautele, anche il proprio pensiero religioso, partecipando all’educazione del figlio e fornendogli gli elementi necessari per poter decidere liberamente, al momento corretto, quale sarà il suo orientamento religioso”.
Mettiamo a disposizione la sentenza perchè si tratta di un giudizio equo che preserva il diritto alla libertà religiosa di una minoranza che, a nostro avviso, dovrebbe fare giurisprudenza e orientare la decisione dei giudici in casi similari.