Il 9° World Congress ha visto la partecipazione di circa 200 persone, provenienti da tutti continenti e riunitesi nel quartier generale mondiale della Chiesa Avventista, che ha dato le origini ed è alla guida dell’IRLA.
Tra i partecipanti c’erano anche Francesca Evangelisti, Segretario nazionale AIDLR Italia– Associazione Internazionale per la Difesa della Libertà Religiosa - e membro del Comitatto Scientifico di LIREC, e Silvia Baldassarre, Componente del Comitato di Direzione di Coscienza e Libertà, organo di stampa dell’AIDLR, rivista con la quale il nostro Centro Studi collabora da anni.
I numerosi relatori, esponenti di diverse confessioni religiose e della società civile, hanno sottolineato molte criticità nell’attuazione del diritto fondamentale alla libertà religiosa e di coscienza in tutto il mondo.
In particolare, la separazione tra Stato e chiese è stata indicata da molti relatori come il fondamento per la difesa e promozione della libertà religiosa: La libertà religiosa non può essere “usata strumentalmente per garantire alcuni gruppi religiosi a discapito di altri” (John Nay).
Il panorama mondiale che emerge dai rapporti dei partecipanti, provenienti da diverse parti del mondo, non è incoraggiante, ma lo spirito collaborativo e lo sforzo comune per denunciare le violazioni e impegnarsi per promuovere i diritti di tutti permettono di guardare con fiducia, e anche speranza, a questa grande organizzazione mondiale e a tutti coloro che vi si impegnano.
Nonostante la diversità di credenze, idee e filosofie, rappresentata nel congresso, tutti i partecipanti e tutti coloro che condividono i valori delll’IRLA, secondo quanto ribadito anche da Ganoune Diop, segretario generale dell’organizzazione, riconoscono il
“carattere universale della libertà religiosa e la necessità che ognuno debba essere libero di credere, di professare e parlare della propria religione, di cambiarla, di non credere, senza trovare impedimenti a queste pratiche. La libertà, ha affermato il segretario generale, è un concetto che i credenti imparano da Dio, il quale per primo ha lasciato libera l’umanità, e dunque la libertà è un diritto fondamentale”.