LANCI DI LAURA MONTI
Indice
DIRE 08-11-21 12:25
SOCIALE. OGGI ALLA CAMERA CONVEGNO CENTRO LIREC SU RELIGIONE E SICUREZZA 1
DIRE 08-11-21 15:28
SOCIALE. DI MARZIO (LIREC): NO CONTRADDIZIONE TRA RELIGIONE E SICUREZZA STATO /VIDEO 1
DIRE 08-11-21 16:48
SOCIALE. RELIGIONI, ROMANO: LIBERTA' CULTO A VOLTE REPRESSA PER SICUREZZA 3
DIRE 08-11-21 18:04
SOCIALE. LIO (DONNE EVANGELICHE): FONDAMENTALISMO REAZIONE A PROGRESSI FEMMINISMO 5
DIRES 08-11-21 18:44
SOCIALE. TARIQ (IMAM AHMADIYYA): DA SEMPRE IMPEGNATI IN PROGETTI UMANITARI 6
DIRE 08-11-21 19:36
SOCIALE. ROMA, FALA' (TAVOLO INTERRELIGIOSO): LIBERTA' RELIGIOSA NO SECONDO PIANO 7
DIRE 08-11-21 16:12
SOCIALE. FATTORI (UNIV. FOGGIA): COMPRIMERE LIBERTA' RELIGIOSA CREA TENSIONI 2
DIRE 08-11-21 17:25
RUSSIA. TESTIMONI GEOVA, ZENOBI: PERSEGUTATI PERCHE' LEGGIAMO BIBBIA 4
DIRE 08-11-21 18:18
SOCIALE. DINI CIACCI (CHIESA GESU' CRISTO): INSEGNIAMO RISPETTO PER TUTTI 6
DIRE 08-11-21 19:01
SOCIALE. BONGIOVANNI (UNIV. GREGORIANA): LIBERTA' RELIGIOSA DIRITTO CALPESTATO 7
DIRE 08-11-21 19:36
SOCIALE. ROMA, FALA' (TAVOLO INTERRELIGIOSO): LIBERTA' RELIGIOSA NO SECONDO PIANO 8
DIRE 08-11-21 19:42
SOCIALE. EVANGELISTI (COMM. GLAM FCEI): COSTRUIAMO ECO-COMUNITA' 9
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DIRE 12:25 08-11-21
SOCIALE. OGGI ALLA CAMERA CONVEGNO CENTRO LIREC SU RELIGIONE E SICUREZZA
ORGANZIZZATO DALL'ONOREVOLE CECCANTI IN COLLABORAZIONE CON LIREC
(DIRE) Roma, 8 nov. - L'onorevole Stefano Ceccanti, in collaborazione con il Centro Studi sulla Libertà di Religione Credo e Coscienza (LIREC), organizza il Convegno: 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico'. Il difficile equilibrio tra diritti complementari e interdipendenti'.
L'evento avrà luogo presso la Camera dei Deputati il giorno 8 Novembre 2021 (ore 15-19), nella Nuova Aula dei Gruppi, a Via di Campo Marzio 78.
Il tema sarà affrontato anche alla luce del quadro di riferimento OSCE su pace e sicurezza, sulla base di un'importante pubblicazione dell'OSCE-ODHIR (Office for Democratic Institutions and Human Rights): Freedom of Religion or Belief and Security. Policy Guidance. Il convegno, che si articola in quattro tavole rotonde: Libertà e sicurezza per tutti. Una sfida globale; Donne pace e sicurezza; Diversità religiose e società; Dialogo interreligioso e sicurezza, affronterà la complessa interrelazione tra libertà di religione o convinzione e sicurezza dello Stato, con riferimento a contesti culturali e politici diversificati.
I rapporti pervenuti al Centro Studi e le testimonianze provenienti da diverse parti del mondo, mostrano come la necessità di assicurare la sicurezza dei cittadini abbia spinto alcuni Stati ad adottare misure che violano i principi fondamentali alla base del diritto alla libertà di religione o convinzione.
Con questa iniziativa LIREC intende rispondere all'invito che l'OSCE rivolge alle organizzazioni della società civile:
- promuovere iniziative finalizzate alla diffusione e conoscenza di questo documento, contrastare chiunque inciti alla discriminazione, all'ostilità o alla violenza esprimendosi con chiarezza in difesa di persone e gruppi perseguitati e discriminati o fatti oggetto di campagne di odio orchestrate ad arte,
-impegnarsi con tutti gli interlocutori interessati per promuovere simultaneamente la libertà di religione o convinzione e la sicurezza per tutti, tra i quali l'OSCE nomina espressamente le donne e i giovani, riconoscendone il ruolo determinante per lo sviluppo di una società aperta, democratica e sicura.
(Comunicati/ Dire) 12:25 08-11-21
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DIRE 15:28 08-11-21
SOCIALE. DI MARZIO (LIREC): NO CONTRADDIZIONE TRA RELIGIONE E SICUREZZA STATO /VIDEO
OGGI CONVEGNO ALLA CAMERA DEI DEPUTATI
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Intendiamo mostrare come la libertà di religione e la sicurezza dello Stato non siano in contraddizione. Rispettare la libertà di religione significa anche difendere la sicurezza nazionale, sono diritti interdipendenti". A dirlo ai microfoni dell'agenzia Dire è Raffaella Di Marzoo, psicologa delle religioni e direttrice del Centro Studi Libertà di religione, credo e coscienza (Lirec), a margine del convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato da Lirec e tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati. "Solleciteremo il pubblico su questo tema- ha spiegato Di Marzio- con una traduzione in italiano delle linee guida dell'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) e facendo parlare la società civile e le Comunità religiose".
La dottoressa Di Marzio ha sottolineato la presenza di una sezione "dedicata all'importanza del ruolo della donna nella promozione della pace e della sicurezza. Su questo tema- ha spiegato- c'è un progetto importante che porta avanti il Comitato interministeriale per i diritti umani, 'Donne, pace e sicurezza'". A intervenire al convegno, infatti, ci sarà anche Fabrizio Petri, presidente del Comitato interministeriale per i diritti umani. Le donne, ha detto ancora Di Marzio, svolgono un ruolo molto positivo "anche nella deradicalizzazione e nella prevenzione della deradicalizzazione".
Al convegno interverranno anche le donne della Federazione delle donne evangeliche d'Italia, con la loro presidente Gabriella Lio, e si discuterà "del contributo che le Comunità religiose danno alla società e dell'importanza del dialogo interreligioso per la promozione della pace, del dialogo e della sicurezza", ha concluso Di Marzio.
Tanti gli ospiti del mondo religioso e accademico che hanno portato il loro contributo: Pietro Nocita, presidente onorario di Lirec; Gabriele Fattori, docente di Diritto ecclesiastico e canonico presso l'Università di Foggia; il deputato Luigi Lacquaniti; Davide Romano, direttore di Coscienza e libertà; Patrizio Zenobi, ufficio stampa dei Testimoni di Geova; Laura Sabrina Martucci, docente di Diritto degli enti ecclesiastici presso l'Università di Bari; Alessandro Dini Ciacci, responsabile per l'Italia de La Chieda di Gesù Cristo e dei Santi degli ultimi giorni; Ataul Wasih Tariq, imam della comunità Ahmaddiyya e Mauro Bombieri, vice presidente di Iskcon Italia.
(Red/ Dire) 15:28 08-11-21
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DIRE 16:12 08-11-21
SOCIALE. FATTORI (UNIV. FOGGIA): COMPRIMERE LIBERTA' RELIGIOSA CREA TENSIONI
IL DOCENTE SU LINEE GUIDA OSCE AL CONVEGNO LIREC
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Di fronte alla minaccia della violenza religiosa, Stati e governi hanno tendenzialmente reagito con tradizionali politiche securitarie a connotazione restrittiva: se c'è violenza riconducibile a una religione, si restringono il diritto di libertà religiosa e i diritti fondamentali in genere". Lo ha detto Gabriele Fattori, docente di Diritto ecclesiastico e canonico presso l'Università di Foggia e autore del volume 'Libertà religiosa e sicurezza', al convegno di oggi su 'Libertà religiosa e sicurezza nello Stato laico, organizzato da Lirec e tenutosi alla Camera dei deputati.
"Le linee guida dell'Osce- ha proseguito Fattori, che nel suo volume ne ha curato la prima traduzione in italiano- si chiedono se, in un mondo sempre più plurale e frammentato, le tradizionali politiche di sicurezza a connotazione solo restrittiva siano ancora le più efficaci. La risposta è chiara: comprimere il diritto di libertà religiosa mina alle fondamenta del rapporto di fiducia tra cittadino e Stato, che è la precondizione della pace sociale". A questo, si aggiunge la questione dei flussi migratori: "Il migrante- ha spiegato il docente- sembra essere disposto a rinunciare a tutto sul piano economico e sociale, ma non alla propria religione. Politiche restrittive- ha ribadito- altro non fanno che generare tensioni sociali destinate a emergere".
A tal proposito Fattori ha spiegato il concetto di "sicurezza integrata", presente nelle linee guida Osce: "Si considerano tre dimensioni: politico militare, economico ambientale e la dimensione umana. Bisogna integrare le tradizionali politiche di sicurezza con un'adeguata tutela dei diritti umani e in primis della libertà religiosa. Il presupposto- ha concluso- è l'infondatezza tra religione e terrorismo e la responsabilizzazione delle comunità religiose nei confronti di degenerazioni".
(Red/ Dire) 16:12 08-11-21
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DIRE 16:48 08-11-21
SOCIALE. RELIGIONI, ROMANO: LIBERTA' CULTO A VOLTE REPRESSA PER SICUREZZA
DIRETTORE COSCIENZA E LIBERTA': CONCETTO SICUREZZA SPIRITUALE NACQUE NELLA GERMANIA NAZISTA
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Nei contesti in cui la libertà di culto è sistematicamente repressa o altamente compressa (come in Cina, Russia, Turchia, Ungheria), il richiamo forte a comprimere la libertà di culto è giustificato con il ricorso alla sicurezza".
Così Davide Romano, direttore di Coscienza e libertà, nel suo intervento di oggi al convegno su 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal Centro studi Lirec (Libertà di religione, credo e coscienza) tenutosi alla Camera dei deputati.
"Il concetto di 'sicurezza spirituale'- ha avvertito Romano- nasce nella Germania nazista, quando si misero fuori legge le minoranze e i culti che non aderivano al 'reich'".
Al contempo, Romano ha messo in guardia nei confronti della "vocazione tendenzialmente totalitaria delle religioni: le religioni- ha detto Romano- hanno a volte la capacità di essere interlocutori efficaci per preparare la pace ma in altri contesti giocano un ruolo sporco a danno di alcuni e a salvaguardia di altre corporazioni. Lo Stato laico- ha concluso- deve garantire la libertà di culto, che deve essere perseguita anche dalle religioni in dialogo ecumenico con la capacità di confrontarsi in modo duttile anche con i testi sacri".
(Red/ Dire) 16:48 08-11-21
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DIRE 17:25 08-11-21
RUSSIA. TESTIMONI GEOVA, ZENOBI: PERSEGUTATI PERCHE' LEGGIAMO BIBBIA
"PERFINO PUTIN SI E' DETTO SCONCERTATO"
(DIRE) Roma, 8 nov. - "I Testimoni di Geova in Russia sono 175mila. Per loro 'estremismo' significa leggere la Bibbia, parlare di cose religiose in piccoli gruppi, pregare privatamente. È facile abusare di una legge 'anti- terrorismo' se la nozione di 'terrorismo' è quanto più vaga". Così Patrizio Zenobi, ufficio stampa dei Testimoni di Geova, ha sintetizzato la condizione dei Testimoni di Geova in Russia, nel suo intervento al convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal Centro studi Lirec (Libertà di religione, credo e coscienza) tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati.
Subito dopo, Zenobi ha passato in rassegna vari casi recenti di persecuzione di testimoni di Geova in Russia: "32 sono agli arresti domiciliari e anche se la Corte suprema russa ha detto che la decisione di sciogliere gli enti giuridici non includeva divieto di praticare religione, la realtà è molto diversa: a ottobre del 2021 in tre sono stati condannati a 8 anni di carcere, una donna a 3 anni. Prima- ha aggiunto Zenobi- la condanna più severa era stata di 7 anni e mezzo, nel febbraio del 2021. Nello stesso periodo 15 famiglie a Mosca venivano perquisite dalle forze di sicurezza".
"Un mese fa- ha raccontato ancora Zenobi- degli agenti di Polizia speciale russi hanno aggredito fisicamente una coppia: hanno trascinato lei per i capelli in un'altra stanza, l'hanno ammanettata e colpita. Lui è stato buttato a terra, ammanettato, preso a calci in testa e all'addome mentre gli intimavano di dichiararsi colpevole e di dare informazioni su altri Testimoni di Geova. Lo hanno torturato tentando di inserirgli una bottiglia di vetro nelle natiche. Perfino Putin- ha concluso- si è detto sconcertato e tuttavia tutto questo accade ancora e nessuno sa spiegare perché queste persone siano un pericolo per lo Stato o per i cittadini".
(Red/ Dire) 17:25 08-11-21
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DIRE 18:04 08-11-21
SOCIALE. LIO (DONNE EVANGELICHE): FONDAMENTALISMO REAZIONE A PROGRESSI FEMMINISMO
"TEOLOGHE HANNO SPEZZATO SISTEMA PATRIARCALE"
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Le donne hanno reso le nostre chiese più aperte per affrontare situazioni di marginalizzazione e violenza, come la violenza di genere, e hanno fatto emergere aspetti femminili del Dio biblico". Lo ha detto Gabriela Lio, presidente della Federazione Donne evangeliche Italia, pastora battista, nel suo intervento al convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal centro studi Lirec (Libertà
di religione, credo e coscienza) e tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati.
"Anche se non ci sono motivazioni teologiche che impediscono alle donne l'accesso ai dicasteri- ha aggiunto- esistono pregiudizi; come nella società il cittadino è pensato come di sesso maschile, per la Chiesa il credente è pensato come 'fratello'.
Per Lio, "le teologhe hanno spezzato il sistema patriarcale e androcentrico liberando dalle discriminazioni le minoranze silenziate. Ma, come i libri delle femministe non vengono letti né a destra né a sinistra, anche in ambito religioso le riflessioni delle teologhe non arricchiscono la riflessione dei nostri colleghi".
Lio ha anche stigmatizzato "l'ascesa del fondamentalismo religioso come reazione ai progressi del femminismo e dall'altra parte l'estrema destra, che usa l'obiettivo dell'uguaglianza di genere per portare avanti le proprie istanze xenofobe e razziste e soprattutto islamofobiche".
"Durante la pandemia- ha denunciato infine Lio- abbiamo scritto alle istituzioni preoccupate per le donne in casa, ma non abbiamo avuto alcuna risposta: siamo una minoranza e come tale veniamo trattate. Ma noi donne siamo fatte per la sorellanza, per fare patti politici soprattutto quando le nostre conquiste vengono messe in discussione e quando le donne continuano a essere uccise dagli uomini", ha concluso.
(Red/ Dire) 18:04 08-11-21
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DIRE 18:18 08-11-21
SOCIALE. DINI CIACCI (CHIESA GESU' CRISTO): INSEGNIAMO RISPETTO PER TUTTI
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Kennedy disse 'Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese'. Il cambiamento che chiediamo alle Istituzioni deve partire dalla nostra casa". Così ha esordito Alessandro Dini Ciacci, responsabile per l'Italia de La Chiesa di Gesù Cristo e dei Santi degli ultimi giorni, nel suo intervento al convegno Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal centro studi Lirec (Libertà di religione, credo e coscienza) e tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati."In casa nostra, con i nostri quattro figli, noi cerchiamo di educare al rispetto per gli altri non solo parlando di rispetto, ma rispettando davvero gli altri.
Abbiamo regalato ai nostri figli il Libro delle religioni, chiamo i miei per il loro onomastico, in casa nostra non è mai permesso parlar male di altre religioni. Secondo gli insegnamenti del nostro fondatore Smith, il mio diritto di professare la mia religione passa per la difesa del diritto altrui. Abbiamo donato 100 mila euro per ricostruire la moschea di Oakland dopo l'attentato del 2019, abbiamo offerto ad altri fratelli e sorelle di religione diversa di usare i nostri edifici di culto mentre ricostruivano i loro che erano distrutti", ha concluso. (Red/ Dire)
18:18 08-11-21 NNNN
DIRE 18:44 08-11-21
SOCIALE. TARIQ (IMAM AHMADIYYA): DA SEMPRE IMPEGNATI IN PROGETTI UMANITARI
"COMUNITA' HA PRODOTTO MOLTA LETTERATURA CONTRO PREGIUDIZI SU ISLAM"
(DIRE) Roma, 8 nov. - "La Comunità Ahmadiyya è stata fondata in India nel 1889 da Ahmad, che affermò di essere il Messia e il riformatore per i musulmani, con la stessa missione di Gesù per
gli Ebrei. Insegnò che la jihad è uno sforzo contro la violenza, e per questo lui e suoi successori sono perseguitati".
Lo ha detto Ataul Wasih Tariq, imam della comunità Ahmaddiyya, nel suo intervento al convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal centro studi Lirec (Libertà di religione, credo e coscienza) e tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati. "Oggi- ha aggiunto- siamo presenti in moltissimi paesi, con vari progetti umanitari e con il motto 'Amore per tutti, odio per nessuno'. Forniamo le basi teologiche per combattere il terrorismo, preparando i nostri imam con 7 anni di studio affinché possano educare la società sui valori della pace".
Inoltre, la comunità Ahmadiyya ha prodotto "molta letteratura contro i pregiudizi sull' Islam, come la traduzione del Corano, anche per i giovani musulmani, perché non siano i terroristi a dire loro cosa sia l'Islam". Tariq ha concluso parlando dei molti progetti portati avanti dalla Comunità, tra cui "la raccolta di sangue nel giorno dell'anniversario dell'11 settembre; la campagna 'water for life', con volontari che cercano modi per fornire acqua pulita nei villaggi africani".
(Red/ Dire) 18:44 08-11-21
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DIRE 19:01 08-11-21
SOCIALE. BONGIOVANNI (UNIV. GREGORIANA): LIBERTA' RELIGIOSA DIRITTO CALPESTATO
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Il dialogo interreligioso non deve essere uno strumento di controllo". Lo ha detto Ambrogio Bongiovanni, direttore del Centro studi interreligiosi della Pontificia Università gregoriana, nel suo intervento al convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato da Lirec e tenutosi oggi pomeriggio alla Camera dei deputati.
"Per me il dialogo è innanzitutto religioso. Non vorrei- ha aggiunto- vedere il dialogo interreligioso come uno strumento di controllo e pensare che il dialogo sia una sorta di religione civile". Per Bongiovanni, "gli Stati dovrebbero occuparsi di più, prima ancora che del dialogo, della violazione della libertà percepita e della libertà religiosa, che è uno dei diritti più calpestati al mondo, anche nel mondo occidentale. In alcuni paesi- ha concluso- noi vorremmo fare più dialogo, ma non possiamo".
(Red/ Dire) 19:01 08-11-21
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DIRE 19:36 08-11-21
SOCIALE. ROMA, FALA' (TAVOLO INTERRELIGIOSO): LIBERTA' RELIGIOSA NO SECONDO PIANO
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Quando parliamo di sicurezza parliamo di diritti. C'è la necessità di garantire diritti troppo spesso calpestati anche nel nostro paese". Così Maria Angela Falà, presidente del Tavolo Interreligioso Roma, nel suo intervento al convegno 'Libertà di religione e sicurezza nello Stato laico', organizzato dal centro studi Lirec (Libertà di religione, credo e coscienza) e tenutosi oggi alla Camera dei deputati.
"Nella nostra costituzione- ha ribadito Falà- c'è scritto che tutti hanno il diritto di professare la propria religione. È necessario riprendere il dialogo su questo anche a livello istituzionale, tra istituzioni e religione. Il tema della libertà religiosa- h detto ancora- non si può far sempre passare in secondo piano".
Falà ha poi parlato di alcuni progetti del Tavolo interreligioso, come la creazione "di luoghi in cui si possa pregare e meditare all'interno degli ospedali" e il 'Manifesto dei diritti interreligiosi nei diritti di fine vita': "Per avere la sicurezza- ha spiegato Falà- che in quei momenti ci sia la possibilità per tutti di essere seguiti nella propria fede dalla propria comunità".
Per Falà "è necessario dialogare a diversi livelli, non solo teologico ma soprattutto civico: il 'cives'- ha concluso- deve vivere con l'altro conoscendo l'altro".
(Red/ Dire) 19:36 08-11-21
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SOCIALE. EVANGELISTI (COMM. GLAM FCEI): COSTRUIAMO ECO-COMUNITA'
(DIRE) Roma, 8 nov. - "Promuoviamo la condivisione, la cooperazione e l'azione sulla cura del creato attraverso diversi paesi e tradizioni". Così Francesca Evangelisti, della Commissione Glam Fcei. "Abbiamo lo scopo di sensibilizzare le chiese sui problemi che l'ingiustizia economica pone al mondo e all'ambiente. Tutto- ha detto Evangelisti- parte dal voler fare qualcosa per l'ambiente e per la giustizia sociale".
Per questo, "costruiamo delle eco comunità, e produciamo un dossier sulle nostre attività una volta l'anno nel 'tempo del creato', periodo liturgico ecumenico che coinvolge le chiese cristiane di tutto il mondo che riflettono su temi di salvaguardia creato. Consigliamo a tutte le chiese di prendersi un momento a livello comunitario per riflettere sul tema della salvaguardia del creato", ha concluso.
(Red/ Dire)
19:42 08-11-21
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