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Realizzato il quarto "Progetto Conoscenza"

COMUNICATI

I Comunicati Stampa del Centro Studi LIREC

Realizzato il quarto "Progetto Conoscenza"

Raffaella Di Marzio

ll Centro Studi LIREC ha concluso con successo il quarto "Progetto Conoscenza", dedicato allo studio delle minoranze religiose, spirituali e non religiose presenti sul territorio italiano. Il “Progetto Conoscenza” è stato inaugurato nel 2018 con una conferenza sulla Comunità Ahmadiyya a cui hanno fatto seguito il Convegno sui Movimenti del Potenziale Umano e sullo Yoga come Via di spiritualità.

Gli eventi che rientrano nel “Progetto Conoscenza” sono finalizzati a promuovere la conoscenza di associazioni, organizzazioni e gruppi religiosi e non religiosi che sono poco conosciuti e quindi suscettibili di diventare oggetto di discriminazioni o vere e proprie persecuzioni. Il fondamento delle attività di LIREC è l’idea che qualsiasi tipo di pregiudizio può essere prevenuto grazie allo studio corretto e attendibile dei fenomeni.

Questo quarto progetto si è concretizzato nel webinar “Donne di fede: Diversità spirituali in prospettiva femminile”.

Questo evento è il primo che si è svolto su Piattaforma Zoom il 5 ottobre 2020.

L’obiettivo raggiunto grazie a questo webinar è quello di aprire un dialogo e uno scambio di esperienze attraverso le testimonianze di alcune rappresentanti di diverse fedi, tutte impegnate a salvaguardare i principi fondamentali della dignità dell’uomo e della donna, sottolineando l’originalità  e il ruolo vitale che le donne di fede rivestono non solo all’interno delle rispettive comunità religiose, ma anche nell’odierna  società multiculturale e multireligiosa. Al webinar hanno partecipato la Senatrice Valeria Fedeli, l’On. Stefano Ceccanti e il Sen. Roberto Rampi.

Sulla scia del Dossier: Donne di fede contro la violenza realizzato dall’Osservatorio interreligioso sulle violenze contro le donne, che è una delle organizzazioni partner di questo evento, sono intervenute donne che rappresentano: la Federazione Italiana Ebraismo Progressivo (Franca Coen), la Federazione delle Donne Evangeliche in Italia (Gabriela Lio), la Fondazione Maitreya e il Tavolo interreligioso di Roma (Mariangela Falà), l’Osservatorio Interreligioso contro le violenze sulle donne (Paola Cavallari), L’Unione Induista  (Svamini Hamsananda Ghiri), la Federazione delle Donne per la Pace nel Mondo (Elisabetta Nistri), la Chiesa Pentecostale Bethel (Susanna Giovannini), il mondo musulmano, visto da una islamologa e attivista per i diritti umani  (Marisa Iannucci).

I contributi delle diverse relatrici, donne credenti di diverse confessioni religiose, hanno contribuito a  rompere il silenzio sulle responsabilità̀ delle religioni in merito alle violenze sulle donne e a identificare la ricchezza e originalità dell’impegno femminile all’interno delle comunità religiose. Tale ricchezza è spesso mortificata o trascurata a causa di forme più o meno accentuate di “maschilismo” espresso sia dalle norme stabilite dalle gerarchie che dalla prassi comune attuata all’interno delle comunità. Ciascuna relatrice ha esposto il lato positivo e quello negativo delle dottrine e prassi codificate nelle organizzazioni religiose di cui fanno parte  in uno spirito critico che è finalizzato a cambiare le cose e a costruire un modo nuovo di essere “donne di fede”, senza preclusioni o discriminazioni di sorta.

La buona riuscita di questo progetto si deve anche alla collaborazione delle organizzazioni partners: L'AIDLR (Associazione Internazionale per la Difesa  della Libertà Religiosa, La rivista Coscienza e Libertà, L'OIVD  (Osservatorio Interreligioso sulle violenze contro le donne) e La  Federazione delle Donne per la pace nel Mondo-Italia (WFWP).

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